Sharing economy e arredamento: cosa ci riserva il futuro
- 22 Luglio 2019
- Posted by: edildomus
- Category: News e Blog
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La “sharing economy”
è una tendenza nata negli Stati Uniti e giunta in Italia solo quest’anno grazie
ai titolari dello Studio Apeiron che
ha sede a Monza, i quali hanno lanciato l’hashtag #AfforTable, sostenendo
qualcosa fino a qualche anno fa di impensabile: l’affitto dei mobili.
In occidente il concetto di “proprietà” è presente ormai da tempo, ogni
abitante possiede qualcosa dopo averla acquistata, a questo son sempre
appartenuti anche i mobili, acquistati spesso secondo le tendenze del momento
che più si sposano con il proprio gusto, ma ad oggi affittare i mobili
rappresenta un vantaggio.
Secondo i designer e gli architetti di questi tempi, produrre ed affittare
mobili è una soluzione che si sposa bene con l’idea contemporanea di casa, oggi
intesa come luogo in perenne cambiamento, dove tutto viene condiviso, in linea
con lo stile di vita adottato dalle ultime generazioni.
Vi basti pensare a piattaforme come Spotify o Netflix in cui ci vengono messi a
disposizione musica pressoché illimitata e numerosi programmi quali serie tv,
film, documentari, ma l’unica cosa che di fatto acquistiamo e ci appartiene è
l’account: possediamo tanto, ma in fin dei conti nulla, niente di ciò ha a che
fare con l’acquisto di cd o dei film.
L’utilizzo temporaneo di beni è
quindi parte integrante della nostra vita quotidiana e delle nostre scelte ed
era prevedibile che prima o poi questa tendenza avrebbe coinvolto anche settori
impensabili come quello dell’arredamento.
In cosa consiste “affittare i mobili”
I giovani titolari di Studio Apeiron, Dario Brivio e
Francesco Cazzaniga, hanno dato vita a questa idea in maniera del tutto
casuale, pensando alla possibilità di comprare un loro tavolo al costo di un
caffè, probabilmente un sogno per molti.
La loro campagna ha avuto inizio a gennaio
2019 con la messa a disposizione di quattro versioni di un tavolo che può
naturalmente variare per misura, tipologia e colore di gambe e finiture.
Il noleggio minimo è di sei mesi e costa,
in totale, 180 euro (un euro al giorno, il costo di un caffè), a meno che non
scegliate di tenerlo, in quel caso dovreste pagare 850 euro (da cui potrete
detrarre i 180 euro del noleggio).
Quello dei due giovani imprenditori è stato un salto nel vuoto dal successo
inaspettato che li ha portati a progettare nuovi prodotti tra cui una libreria
modulare, degli sgabelli, tavolini da soggiorno e una lampada, pronti per
essere affittati entro la fine di quest’anno.
Il noleggio del Vintage
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Vi sarete sicuramente resi conto che recentemente il Vintage è più attuale che mai, tanto
nel vestiario quanto nell’arredamento ed è per questo che si tratta di una
tendenza che non va lasciata sfuggire.
Tra amiche con la passione per il Vintage, un’arredatrice, una scenografa ed un
avvocato, hanno creato uno spazio di vendita
e noleggio di arredi con la messa a disposizione di tavoli, divani,
poltrone, scrivanie, lampade, sedie ma anche oggetti come vasi, soprammobili,
quadri e chi più ne ha più ne metta, che vanno dai primi anni del ‘900 fino agli anni ’80.
L’affitto, in questo caso specifico, può durare dai un giorno a tre mesi con
prezzi che variano e pensati sulla base del valore dell’oggetto, oltre che
della durata del noleggio. Si tratta di un sistema che permette alle
proprietarie di continuare a cambiare le offerte e di offrire l’opportunità
anche ai privati ottenere un’atmosfera specifica anche solo per pochi giorni.
Probabilmente vi starete chiedendo fino a che punto abbia senso affittare degli
oggetti o dei mobili solo per un giorno o una settimana, ma in realtà potrebbe
essere pensato per una festa a tema
anni ’60 o ’80, per tutti gli amici in preda alla nostalgia.
A chi potrebbero interessare i
mobili in affitto
Come ogni nuova tendenza è importante comprendere a
chi questa è indirizzata principalmente al fine che possa avere successo. Nel
caso dei mobili in affitto i destinatari sono sicuramente i più giovani, tanto gli studenti fuori sede, quanto chi si
trasferisce in una nuova città o chi è costretto a cambiare casa.
Vi basti pensare che per tutte queste persone spesso è faticoso riuscire a fare
i conti con i prezzi del mercato e rischiano di rimanere senza i mobili
necessari perché non possono permetterseli sul momento.
Ecco che allora affittarli potrebbe essere la soluzione più adatta, basterà
prestare attenzione a non rovinarli utilizzando il kit in dotazione che
contiene olio, cera naturale, carta vetrata ed un panno per la manutenzione e
alla fine del periodo di utilizzo (minimo sei mesi) si potrebbe scegliere di
restituirli o di acquistarli o ancora di prolungare il periodo per altri sei
mesi.
Sicuramente non tutti riescono a vedere come questo possa essere
un’innovazione, molti lo ritengono un modo come un altro per non avere
stabilità, ma la realtà odierna è più fluida che mai e la possibilità di poter
cambiare sempre la propria casa affascina molti.