Prevenzione incendi, limiti dell’assemblea condominiale
- 23 Aprile 2019
- Posted by: edildomus
- Category: News e Blog

Solitamente, tra i motivi di frequenti litigi o diatribe tra i condomini oppure tra questi e l’amministratore vi sono i pagamenti delle spese relative alla gestione condominiale ed alla sicurezza dell’edificio. La maggior parte delle famiglie, infatti, oberate già da diverse imposte o da vari impegni finanziari, vorrebbe limitare al massimo ulteriori versamenti od oneri a loro carico, soprattutto se derivanti da interventi edilizi condominiali particolarmente costosi.
Tuttavia, sul tema della sicurezza in generale ed eventuali lavori ad essa relativi, le delibere di un’assemblea condominiale possono essere ritenute invalide, a fronte del rispetto del bene supremo appunto della sicurezza di un edificio e dei soggetti che vi abitano. Come vedremo, questo è il caso, ad esempio, di lavori di ristrutturazione per la prevenzione degli incendi all’interno di una struttura condominiale.
Delibere condominiali e sue limitazioni

Così come le delibere societarie, anche quelle di origine condominiale possono essere nulle o annullabili. Nel primo caso vi rientrano se hanno ad oggetto un qualcosa di impossibile o di illecito (contrario al buon costume o alla morale, ad esempio) o, ancora, se vanno ad influire o incidere su diritti personali ritenuti inviolabili dalla legge. Il secondo caso si ha quando, invece, tali delibere sono contrarie alla legge o al regolamento condominiale.
Un esempio di questo genere si ha quando vi sono delle violazioni circa la convocazione dei partecipanti all’assemblea oppure le maggioranze richieste per esprimere la volontà di quest’ultima, magari per l’adozione di eventuali provvedimenti. In generale, comunque, le delibere possono essere annullabili secondo quanto previsto dall’articolo 1137 del Codice Civile.
Normativa antincendio, delibere e sicurezza di un condominio
Partendo proprio da tutto questo, un tribunale di Palermo ha stabilito come nulla una delibera negativa di un’assemblea condominiale, in cui veniva deciso di non effettuare interventi edilizi di adeguamento alla normativa generale antincendio di un locale dell’edificio, usato come un’autorimessa, ma di sostituirli invece con interventi di portata limitata, ritenuti anche di misura minimale. Comunque, cerchiamo di approfondire meglio la faccenda.
L’intera questione si avvia da una struttura condominiale in cui si trova, considerato come parte comune, un parcheggio sotterraneo per diversi autoveicoli, fornito inoltre di vano ascensore e montacarichi. L’intera area, secondo la normativa vigente, deve essere provvista di certificazione antincendio, altrimenti si incorre nell’interdizione all’utilizzo come parcheggio.
Al fine di evitare tale interdizione, l’assemblea condominiale ha conferito un incarico di pianificazione di un progetto dotato di relativo piano antincendio per ottenerne il parere di conformità al comando locale dei Vigili del Fuoco. Tuttavia, una volta ottenuto quest’ultimo e determinato l’ammontare complessivo dei costi di ristrutturazione e dei lavori di adeguamento, la stessa assemblea ha revocato la precedente delibera.
A questo punto, i condomini hanno deciso allora di far effettuare degli interventi di livello limitato e soprattutto sostitutivi rispetto a quanto necessario. In pratica, sono stati installati dei cartelloni con avvisi e degli estintori. Tuttavia, quest’ultima decisione assembleare è stata impugnata da uno degli stessi condomini.
La decisione del tribunale
I giudici, come accennato in precedenza, hanno proclamato la nullità dell’ultima delibera condominiale, in quanto l’assemblea non ha nessuna discrezionalità per quanto concerne l’adozione e l’esecuzione di interventi edilizi previsti dalla normativa in materia di sicurezza, a fronte dell’obbligatorietà di avere una certificazione antincendio per esercitare un’attività di autorimessa di natura privata, come in questo caso specifico.
Infatti, alla base della decisione giuridica viene affermato il principio che la prevenzione degli incendi assolve ad un preminente e fondamentale interesse pubblico e che mira a conseguire la sicurezza generale della vita umana, l’incolumità delle persone ed una tutela di eventuali beni. Il tutto attraverso, tra le altre cose, la promozione ed attuazione di provvedimenti o misure che possano evitare l’insorgenza di un incendio o, almeno, limitare al massimo le sue conseguenze su persone o beni.