Opere idrauliche solo agli ingegneri, ecco perché
- 8 Maggio 2019
- Posted by: edildomus
- Category: News e Blog
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La suddivisione delle cosiddette competenze professionali a livello progettuali è sempre stato dall’alba dei tempi argomento di focale attenzione per l’uomo e per ciò che deriva dal suo operato, a livello sociale e collettivo. Così, inevitabilmente, diventa di sola competenza degli ingegneri la progettazione dei sistemi idraulici a livello globale.
Perché questa scissione? A stabilirlo è l’articolo 51 che al suo interno specifica: ‘’[…]sono di spettanza della professione d’ingegnere il progetto, la condotta e la stima dei lavori per estrarre trasformare e utilizzare i materiali direttamente o indirettamente occorrenti per le costruzioni e per le industrie, dei lavori relativi alle vie e ai mezzi di trasporto di deflusso e di comunicazione […]’’.
E a proposito della suddivisione di compiti di architetti e ingegneri sottolinea come […] riservano alla competenza comune di architetti e ingegneri le sole opere di edilizia civile, mentre attribuiscono alla competenza generale degli ingegneri, quelle concernenti: le costruzioni stradali, le opere igienico sanitarie […].
Detto questo è chiaro come possa avere un ruolo di primaria importanza il percorso di studi che viene effettuato nell’arco della vita. Le competenze vanno divise per ruoli poiché le conoscenze sono differenti o comunque alla radice con una matrice ovviamente diversa.