Dichiarazione dei redditi e bonus mobili: ecco di cosa si tratta
- 22 Luglio 2019
- Posted by: edildomus
- Category: News e Blog
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Prima di verificare quali lavori in casa vi permettono di
usufruire del bonus mobili 2019 è
giusto conoscere che cosa sia la dichiarazione
dei redditi e perché sia così importante.
La dichiarazione dei redditi è un documento
contabile, un atto che permette al contribuente (persona fisica o
giuridica) di comunicare all’Amministrazione
finanziaria il reddito che ha percepito in un periodo ben determinato, essa
permette al cittadino di ottenere l’imposta dovuta, calcolata appunto sulla
base dei propri redditi.
Il documento necessario per la dichiarazione, in Italia, è il Modello Unico che varia a seconda della
tipologia del contribuente: persona fisica, società di persone, ente non commerciale
o società di capitali.
Le persone fisiche non titolari di partita IVA, in particolare, possono
compilare il modello 730.
Se il tutto vi sembra complesso e avete delle difficoltà a comprendere da dove
iniziare, sappiate che l’Agenzia delle
Entrate offre ai contribuenti una dichiarazione dei redditi precompilata in
cui sono presenti dei dati che comprendono le spese sanitarie, le spese
universitarie, le spese funebri e anche i bonifici per ristrutturazione
edilizia e/o riqualificazione energetica.
Già nel 2018 le novità relative alla dichiarazione dei redditi sono state
diverse, soprattutto in relazione all’ultima Legge di Bilancio.
Le principali novità fiscali sono le seguenti:
- Conferme delle detrazioni a favore della casa (compreso il bonus mobili);
- Ampliamento della possibilità di cessione dell’ecobonus;
- Detrazioni Irpef in relazione alle polizze assicurative contro terremoti o altre calamità naturali;
- Proroga della detrazione per gli interventi sismici (bonus sisma);
- Detrazione degli abbonamenti per il trasporto pubblico.
Vediamo quali spese si possono detrarre
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Ogni contribuente, durante la
compilazione del modello 730 o del modello Redditi, ha la possibilità di
portare in detrazione o deduzione alcune spese sostenute nell’anno precedente,
in questo modo egli potrà diminuire l’importo delle tasse dovute
e pagare una cifra inferiore.
In questo campo sono comprese tutte le spesse effettuate a nome del
contribuente o di un suo familiare che il contribuente può portare in
detrazione come diritto riconosciuto dalla legge.
Le spese deducibili, invece, sono
quelle che possono essere sottratte al reddito prima del calcolo della cifra da
pagare ed in questo caso è importante indicare le spese relative all’anno in
cui sono state sostenute e documentarle adeguatamente.
In questo caso, dunque, potrete far riferimento alle spese effettuate nel 2018, assicurarvi di poterle documentare e quindi usufruire di una detrazione nel 2019.
Se avete qualche dubbio circa quali siano le spese detraibili (sono più di
quante si possa pensare), sappiate che vi basterà consultare il sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate
per tutte le istruzioni necessarie in merito.
Ma ecco alcune delle spese principali:
- Spese per figli e coniuge a carico;
- Spese mediche;
- Spese di ristrutturazione, ecobonus e sisma bonus;
- Spese per l’acquisto di mobili;
- Spese scolastiche (compresi gli iscritti all’asilo nido);
- Spese universitarie e canone di affitto per studenti che sono fuori sede;
- Spese sportive dei figli.
Insomma, le possibilità sono varie, il tutto sta nell’esserne a conoscenza e nel riuscire a compilare correttamente la dichiarazione.
Bonus mobili: ecco quali sono gli interventi collegati
Il bonus mobili è stato prorogato
fino al 31 dicembre 2019, come tutti gli altri bonus casa e quindi conoscere
cosa sia e quali interventi ne facciano parte può risultare importante nel caso
in cui vogliate fare dei lavori in casa.
Il bonus mobili è l’agevolazione fiscale che consente a chi
effettua una ristrutturazione dell’immobile dal 2018 in poi di potersi detrarre
dalle tasse sia le spese per effettuare lavori edili, sia per l’acquisto di
arredi, mobili ed elettrodomestici.
Le spese dei mobili, però, per essere detraibili, devono essere pagate tramite
il “Bonifico parlante” in cui vi è
riportata l’apposita dicitura e la consueta trattenuta all’8%, in modo tale da
poter facilmente verificare la veridicità dell’acquisto.
Gli interventi collegati al bonus mobili sono i seguenti:
- Manutenzione ordinaria effettuata sulle parti comuni di un edificio residenziale;
- Manutenzione straordinaria effettuata sulle parti di un edificio residenziale o su singole unità immobiliari;
- Restauro e risanamento conservativo;
- Ristrutturazione edilizia;
- Lavori necessari alla ricostruzione o ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di calamità;
Per beneficiare del bonus sulla singola unità
immobiliare è necessario che l’intervento sull’abitazione sia riconducibile
almeno alla manutenzione straordinaria, ovvero interventi finalizzati
all’utilizzo di fonti rinnovabili di energia come l’installazione di una stufa
a pellet o impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse
combustibili, la sostituzione della caldaia, la sostituzione degli infissi più
moderni finalizzati ad un maggior risparmio energetico.
Un particolare vantaggio relativo al bonus mobili è che il sostenimento delle
spese per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici può essere antecedente al pagamento delle spese per ristrutturazione
a patto però che i lavori siano già iniziati.
Insomma, il bonus casa e tutti i bonus ad esso correlati sono sicuramente un
vantaggio per i singoli, oltre che per l’edilizia, approfittatene e ricordatevi
che scadono il 31 dicembre 2019.