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Come ogni elemento pensato e costruito dall’uomo anche le case hanno subito, nel corso del tempo, importanti mutamenti e si trovano ad essere in continua evoluzione.
Basti pensare ad esempio alle abitazioni degli anni ’50 o degli anni ’90 in cui, tra le altre cose, l’organizzazione delle stanze risulta tradizionale: cucina separata, stanza da pranzo, salotto (quando possibile) per guardare la tv.
Ma già a partire dai primi anni 2000 iniziò ad avere più spazio l’idea di un ambiente più flessibile e aperto, la sala da pranzo, ad esempio, non ha più lo stesso ruolo di prima e la creazione di un ambiente separato per guardare la tv risulta obsoleto perché spesso ogni camera ne possiede una.
Recentemente AXA Insurance ha pubblicato le proprie previsioni relativamente alle case del futuro pensando ai prossimi 5, 10 e 20 anni.
Un primo dato che emerge dalle analisi e dalle interviste riguarda la probabilità che nel corso degli anni il numero di persone che lavorano da casa aumenterà considerevolmente e questo ha come prima conseguenza la necessità di creare un ambiente adatto al lavoro, magari un piccolo ufficio con tutto il necessario per lavorare bene, ma non tutti ne hanno la possibilità.
Secondo gli stessi dati, entro 10 anni almeno il 30% delle abitazioni sarà “smart” e quindi dotate di schermi intelligenti, sensori e dispositivi atti a migliorare la qualità della nostra vita attraverso il risparmio ed il comfort.
Ma guardando ancora più in là, magari alle abitazioni tra 20 anni, risulta essere la sostenibilità la chiave di tutto: sono molti gli intervistati che sperano che la maggior parte delle abitazioni siano realizzate con materiali sostenibili come pannelli solari, tecnologie antisismiche e resistenti ad inondazioni, dispositivi di sicurezza.
Tuttavia è difficile guardare al futuro quando attualmente acquistare una casa risulta complesso per la maggior parte dei giovani, finendo per dar vita ad abitazioni multi-generazionali in cui tutti devono trovare il loro spazio per vivere bene.

Novità del settore immobiliare

Il settore immobiliare è importante sotto molteplici punti di vista, tanto per chi vi lavora quanto per ognuno dei proprietari di almeno un immobile.
Il Decreto Crescita 2019 punta, tra le altre cose, alla riqualificazione urbana attraverso deroghe ed incentivi, al fine di spingere sempre più l’acceleratore dal punto di vista economico.
Fino ad oggi gli interventi di demolizione e ricostruzione erano ostacolati dai limiti di densità edilizia, distanza tra edifici, altezza, tutti fattori previsti e regolati già nel 1968.
Ma l’obiettivo del Decreto, come potrete ben immaginare, è quello di spingere all’edificazione di zone poco ricche di abitazioni cercando di riabitare centri che nel tempo, in alcune città, perdono abitanti causando inevitabilmente un crollo dal punto di vista economico dell’intera zona.
Uno degli incentivi scelto per quest’anno deriva direttamente da ciò che l’Italia ha visto negli ultimi anni, ovvero il crollo di numerose case per via dei terremoti, ecco che allora si parla di “bonus Sisma”: chi acquisterà un immobile in un edificio demolito e successivamente ricostruito in una zona a rischio sismico 1,2 o 3 avrà diritto ad una detrazione del 75% del prezzo se effettuerà interventi che hanno come conseguenza il passaggio ad una condizione di rischio inferiore.
Ma non è tutto qui, il decreto prevede anche dei contributi sotto forma di sconti anticipati per interventi atti all’efficienza energetica e quindi a chi sceglie di modificare il proprio sistema elettrico per ridurre i consumi e trarne un vantaggio economico e salute ambientale.
Per quanto riguarda l’edilizia privata vi interesserà sapere che iniziare i lavori non è mai stato così “semplice”, una volta effettuata la richiesta vi basterà attendere ma vige, da quest’anno, la consuetudine del “silenzio-assenso”, salvo quindi particolari comunicazioni, al termine del 90 giorni potrete iniziare i vostri lavori.

Il mercato immobiliare

Il 2019, anche se iniziato solo da qualche mese, vede la compravendita di immobili protagonista della scena, stando alle stime effettuate, infatti, i prezzi subiranno una stabilizzazione con particolare successo per le grandi città come Firenze, Milano e Napoli.
Il mercato sarà sempre di più interessato da un andamento sempre più positivo anche se raggiungere l’aumento del 6.5% dello scorso anno non sarà per niente semplice.
Negli ultimi anni, inoltre, è ampiamente cresciuto il settore delle aste immobiliari attirando sempre più interesse anche tra il pubblico non specializzato.
L’aumento delle aste è tale che ogni anno, in Italia, avvengono 278.000 esecuzioni e gli Istituti di credito hanno affinato sempre più i loro prodotti offrendo la possibilità di acquistare alcune case con un mutuo.
Se dovesse intrigarvi l’idea di partecipare ad un’asta immobiliare dovrete essere sicuri, prima di effettuare qualsiasi offerta, di essere nelle condizioni di poter aprire un mutuo e di quale importo.
Se riuscirete ad aggiudicarvi l’immobile in asta avrete un margine di circa 60 giorni per perfezionare l’acquisto ma è spesso probabile che riusciate a risparmiare un po’ di soldi, che potrete utilizzare per la ristrutturazione di qualche stanza.

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