Riqualificazione degli edifici, come salvare l’ambiente
- 8 Maggio 2019
- Posted by: edildomus
- Category: News e Blog
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Come ormai ben risaputo il disastro ambientale degli ultimi decenni ha praticamente compromesso (forse in modo irreparabile) l’intero pianeta terra. Politiche ambientali sicuramenti discutibili ma quel che certo è che l’uomo ci ha messo del suo: negligenza ed egoismo hanno messo il capolavoro della natura in ginocchio ergo urge correre ai riparti. Per questo motivo la politica energetica europea e nazionale ha deciso di voltare pagina incoraggiando lo sviluppo di sistemi per l’efficienza energetica praticamente ‘innocui’ ma soprattutto tesi a migliorare lo stato di salute del nostro pianeta.
Il più grande mutamente si ha sulle strutture edilizie che ricoprono in lungo e largo l’intero perimetro della terra: per rendere ovviamente più efficiente l’intero edificio si agisce in due direzioni ovvero sull’involucro (quindi sostituzione di infissi, coibentazione di pareti e coperture) e sugli impianti.
A tal proposito una parentesi va aperta anche e soprattutto sull’involucro edilizio. Esso, ovviamente formato da parti trasparenti e opache, può essere considerato come la pelle dell’edificio stesso attraverso il quale passano inesorabilmente i flussi energetici con l’ambiente esterno. Con lo sviluppo scientifico e tecnologico ad oggi è possibile rendere l’involucro edilizio ‘dinamico’ in grado, ovvero, di garantire un adeguato comfort generico riducendo in modo esponenziale tutti i consumi energetici.
Isolamenti interni ed esterni
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Detto ciò è praticamente riconosciuto l’essenzialità della struttura che deve isolare termicamente l’intera struttura al fine di evitare inutili dispersioni di calore. Ma come avviene tutto ciò? Quali rimedi possono esser presi?
- Sistemi
per l’isolamento a cappotto: per poter isolare termicamente in modo
adeguato un edificio bisogna applicare nella parte esterna un cappotto termico
in altre parole un sistema di coibentazione che viene applicato sulle facciate
che basa il proprio ‘modus operandi’ su elementi prefabbricati isolanti (vedi la
lana di vetro o la lana di roccia) che vengono applicato mediante l’incollaggio
oppure attraverso un fissaggio meccanico con tasselli. Questa operazione,
comunque, può esser effettuata più volte con uno o più strati di rasatura.
Il sapersi (ma soprattutto potersi) adeguare mediante queste ristrutturazioni permette di sfruttare al meglio l’inerzia termica di qualsivoglia muratura con notevoli benefici anche a livello economico (vedi l’ovvio risparmio in bolletta). Ma come avviene ciò?
Se abbiniamo un sistema di isolamento termico a cappotto al potere isolante dell’esterno della muratura si ottiene un’elevata e significativa attenuazione dell’onda termica entrante in modo che il picco del calore subito nelle ore calde arrivi all’interno delle abitazioni nelle ore notturne (e quindi più fresche) con conseguente migliore accoglienza degli ambienti. Un esempio di quanto detto è il sistema THERMOREAL SM messo a punto da Terreal San Marco che fa forza sull’unione di schiuma poliuretanica, listelli di laterizio e quarzite che vengono fusi in un unico materiale e poi applicati all’interno dei pannelli termici prefabbricati. - Pannelli
termoisolanti per interni: precedentemente abbiamo spiegato i principi
secondo il quale è possibile ‘dosare’ l’energia termica intervenendo sulle
facciate esterne degli edifici. Ma non è tutto: i pannelli termoisolanti,
infatti, possono esser posti anche all’interno di una struttura che permette di
coibentare superfici confinanti con locali che non sono riscaldati (come per
esempio il vano scala) oppure lo spazio che intercorre tra un’unità immobiliare
e l’altra.
Tra questi pannelli rientra AEROPAN prodotto da AMA Composites che è composto da un isolante innovativo nonché nanotecnologico in Aerogel che a sua volta viene accoppiato ad una membrana di natura traspirante (in polipropilene) e viene armato con fibra di vetro. Questo viene pensato, soprattutto, per isolamenti termici di bassissimo spessore; - Pannelli per isolamento acustico e termico: esistono anche pannelli capaci di offrire duplici soluzioni riuscendo ad unire l’isolamento acustico a quello termico. È il caso di TI 212 di KNAUF INSULATION – TO che viene prodotto con materiali riciclati (vedi la lana minerale)
Le facciate ventilate
Altro metodo che momentaneamente è sulla cresta
dell’onda per isolare termicamente l’involucro di un edificio è quello che
riguarda l’utilizzo della facciata ventilata. Con questo termine si intende
quel sistema di pareti che viene meticolosamente distanziato dalle mura
dell’edificio attraverso un’intercapedine d’aria che riesce a dar luogo ad una
sorta di effetto ‘camino naturale’.
Questa soluzione, comunque, viene utilizzata per la qualificazione energetica
di edifici già esistenti ed è indicata in particolar modo le costruzioni con
destinazioni commerciali.